domenica 31 marzo 2013

Vietato Ridere

Esteri

di Marco Marazzini


Come riferito dall'agenzia Al Arabiya  è stato oggi liberato Bassem Youssef, arrestato sabato 30 Marzo su mandato della procura de Il Cairo con l'accusa di oltraggio al presidente Mohammed Morsi e all'Islam. Innegabilmente il comico, che gestisce in Egitto la popolarissima trasmissione televisiva “El Barnameg”, letteralmente “Il Programma”, non ha risparmiato dure critiche ai Fratelli Mussulmani (partito a cui Morsi appartiene) e ai loro alleati salafiti. Il successo che il  Jon Stewart egiziano,come lo hanno ribattezzato i media americani, riscuote fra ampie fasce della popolazione e all'estero non ne ha impedito l'arresto ma ha probabilmente influito sulla brevità della detenzione. Youssef, infatti, è stato liberato dopo cinque ore di interrogatorio e il pagamento di 15 000 lire egiziane(circa 1700 euro). L'avventura di questo cardiologo capace di tenere incollati davanti ai suoi scatch milioni di ascoltatori e non solo il cossiddetto "popolo di piazza Tahrir", incomincia nel 2011, all'indomani della Primavera Araba. Da allora il  successo riscosso della sua satira pungente non ha fatto che aumentare, guadagnandogli un milione di fans su twitter e ben 28 denunce, oltre che l'odio dei fondamentalisti. In un episodio del suo show, Youssef schernisce gli ex militanti che ora fanno invece parte della scena politica egiziana. In un'altra parte prende in giro un islamista, dicendo: "Chiunque può formare un gruppo nel nome della religione, assassinare nel nome della religione, e poi ops! Pentirsi e digiunare per tre mesi e tutto passa nel nome della religione".Nell'ultima trasmissione Youssef ha preso anche in giro il pessimo inglese di Morsi,il cui staff  sosiene che lo show “fa circolare notizie false disturbando la quiete e la sicurezza” lo scorso gennaio era già partita una denuncia per diffamazione nei confronti del capo di Stato (euronews).
Non è un mistero che siano state tali accuse ad aver provocato l'arresto. Oggi, notizia del rilascio, decine di persone si sono radunate davanti alla procura per manifestare il proprio appoggio a Youssef, il quale ha assicurato che contnuerà a condurre la sua trasmissione. Secondo molti giornali (vedi La Repubblica) ed i critici del governo, il presidente Morsi e i gruppi politici islamisti stanno aumentando la pressione nella campagna di intimidazione dei loro oppositori. Il mandato d'arresto per il comico ha infatti seguito quelli per cinque noti attivisti anti-governativi, accusati di aver istigato la violenza.

Immortalità: un sogno? Non per le meduse...


Scienza

 

 

Di Marco Fantoni


Quando si pensa ad animali longevi, a tutti vengono in mente elefanti e tartarughe. Ma il vero campione è un piccolo invertebrato marino: Turritopsis nutricola è il suo nome scientifico, ma è conosciuta come medusa immortale o medusa Benjamin Button (se non conoscete la storia dell'uomo che ringiovaniva, la trovate qui). Questo idrozoo dalle dimensioni minuscole, infatti, in qualsiasi momento del proprio sviluppo può tornare alla fase iniziale della propria vita (il polipo NdR), creando un ciclo eterno, come una farfalla che si trasforma nuovamente in bruco.
La scoperta è stata del tutto casuale e il merito è di un giovane biologo tedesco tuffatosi nelle acque liguri nel 1988. Egli, dopo aver messo l’animale in una capsula, si accorse che la medusa si rifiutava di morire e anzi, sembrava invecchiare al contrario.
Gli esseri umani hanno investito enormi risorse per scoprire come fanno queste meduse a non morire, un’enorme coalizione di scienziati si è interessata a questo prodigioso fenomeno, le aziende farmaceutiche hanno voluto studiare la medusa per sfruttarne le doti, i governi hanno stretto accordi internazionali per regolamentare l’uso futuro della tecnologia del ringiovanimento.
No. Nulla di tutto questo è successo.

Ci sono pochissimi specialisti al mondo che stanno facendo gli esperimenti necessari: la Turritopsis richiede continua attenzione e un’enorme quantità di lavoro ripetitivo e noioso. Molti scienziati preferiscono dedicarsi a forme di scienza più “razionali”.
Il problema è che queste speciali meduse si stanno diffondendo in tutti gli oceani del mondo e i biologi temono per le conseguenze che questa “invasione silenziosa” potrebbe avere sull'ecosistema marino.
Ma forse questo segreto è meglio che resti celato ad un’umanità non ancora evoluta, avida, che non ha ancora imparato ad amare la natura.

sabato 30 marzo 2013

Vox International

Siamo fieri di notare che il nostro modesto blog ha ricevuto contatti anche dal Regno Unito, dagli Stati Uniti e dalla Germania.
We are proud to notice our readers do not only come from Italy: we've just reached UK, USA and Germany.
Wir sind sehr glücklich weil unser Webseite von Deutschland, Großbritannien und der USA Anzeigen hat. (Sorry for bad German)

Grazie. Thanks. Danke.

Lo Staff di Vox Clara
Our viewers come from the green-coloured countries

venerdì 29 marzo 2013

Apple e Cina: uno scontro fra giganti

Economia-Esteri

Di Mario Gallarate (@gallajoker)



La Apple in questi giorni ha subito un duro colpo nel più grande mercato emergente del Mondo: la Cina. Il governo cinese ha infatti accusato l'azienda fondata da Steve Jobs di essere incredibilmente arrogante. Secondo quanto è trapelato finora, le accuse da parte di Pechino sarebbero dovute alla mancanza di garanzie riguardo alla sostituzione e al rimborso di eventuali prodotti della mela difettosi per i consumatori cinesi. Se la casa della Silicon Valley non prenderà provvedimenti al più presto rischia dunque di veder crollare i propri profitti in un Paese che rappresenta la sua seconda maggiore fonte di introiti dopo gli Stati Uniti e che, secondo le previsioni, è destinato a diventare il primo in breve tempo. Ma le tensioni tra il governo cinese e la Apple potrebbero compromettere anche i numerosissimi stabilimenti produttivi che l'azienda gestisce sul territorio, dove vengono assemblati non solo gli accessori tecnologici destinati al mercato asiatico, ma anche quelli venduti in Europa e America. Nonostante non sia la prima volta che la casa di Cupertino subisca accuse di questo genere (in Italia è stata anche condannata), è plausibile che, in questo caso, la denuncia sia volta perlopiù a ridimensionare l'importanza dei prodotti Apple che, come ammette lo stesso People's Daily (il giornale ufficiale del Partito Comunista Cinese NdR), sono diventati per la classe emergente uno status symbol come è accaduto nel resto del globo. L'azienda non ha ancora rilasciato comunicati ufficiali a riguardo, perciò non ci resta che attendere per scoprire che esito avrà questo scontro tra giganti che potrebbe sancire una pesante battuta d'arresto per la Apple in un momento di crisi in cui rimediare a certe perdite è più difficile che mai.


martedì 12 marzo 2013

Vox Social

Mentre fervono i preparativi in attesa della pubblicazione dei primi post, ci teniamo a farvi sapere che il nostro blog ha invaso anche i social network!!! D'ora in avanti potrete leggere le news dal mondo di Vox Clara anche su twitter e facebook.
Mario Gallarate (Capo Redattore di Vox Clara)