mercoledì 3 aprile 2013

Un ponte da leoni

Cultura e spettacolo

di Barbara Antoniello

Non avete la possibilità di trascorrere i primi due giorni di giugno, dedicati alla festa della Repubblica Italiana, in un posto di mare ma volete comunque divertirvi in compagnia degli amici? Una soluzione c'è.


Nelle sale cinematografiche il 30 maggio 2013 uscirà infatti il  nuovo film Una notte da leoni 3 diretto da Todd Philips.  



Sequel di Una notte da leonivincitore del premio Golden Globe come miglior film e commedia musicale e Una notte da leoni 2 usciti in Italia rispettivamente nel 2010 e 2011, i cinque protagonisti Alan Garner (Zacharius Knight Galifianakis), Phil Wenneck (Bradley Cooper), Stuart "Stu" Price (Ed Helms), Mr. Leslie Chow (Ken Jeong) e Doug (Justin Bartha) dovranno affrontare una nuova avventura in Tijuana, Messico, una location che calza a pennello ad una serie incentrata sull’esagerazione e che, in questo terzo film, racconterà della fuga di Alan dall’ospedale psichiatrico in cui è stato rinchiuso e dei tentativi dei suoi amici di riacciuffarlo prima che sia troppo tardi. Oltre a Tijuana, il folle viaggio dei protagonisti del film toccherà anche Los Angeles e Las Vegas. Riusciranno questi strani personaggi a riuscire ancora una volta in una folle impresa?



In Una notte da leone si racconta che due giorni prima del suo matrimonio, Doug si reca in macchina a Las Vegas con i suoi due migliori amici Phil e Stu insieme al suo futuro cognato Alan, per un sensazionale addio al celibato che giurano di non dimenticare mai. Ma quando i tre testimoni dello sposo si svegliano l’indomani mattina con un mal di testa atroce, non ricordano più niente. La loro suite di lusso è completamente distrutta e lo sposo è sparito. Senza avere la più pallida idea di cosa sia successo la notte prima e senza tempo da perdere, il trio deve in qualche modo cercare di capire gli sbagli fatti durante la notte e cosa sia mai accaduto, per ritrovare Doug e riportarlo a Los Angeles in tempo per il suo matrimonio. Ma più vanno avanti nelle loro scoperte, più si rendono conto dei guai in cui si sono cacciati. 


In Una notte da leoni 2  invece i nostri amici partono alla volta della Thailandia per il matrimonio di Stu. Dopo l’indimenticabile addio al celibato di Las Vegas, Stu decide di non correre rischi e opta per un piccolo e sicuro brunch pre-matrimoniale. Ma le cose non vanno come previsto: quel che accade a Vegas rimane a Vegas, come recita il detto, ma quello che avviene a Bangkok non lo si può nemmeno immaginare.


La Repubblica in questo modo definisce Una notte da leoniSembrava il solito filmetto americano in saldo stagionale; e invece Una notte da leoni, salito nelle classifiche Usa come in quelle nazionali, è una buona alternativa alle commedie di Judd Apatow, una variazione su repertorio surreale e insolitamente piena di gag. Dopo una notte spesa a seppellire il celibato di uno di loro, progettata per restare indimenticabile, tre amici si risvegliano in stato amnesico in un hotel di Las Vegas: manca proprio quello che doveva sposarsi, ma in compenso ci sono una tigre in bagno e uno strano bebé con gli occhiali da sole. Il film si articola come una storia poliziesca (cosa è accaduto nella parte che non abbiamo visto?), tra indizi sempre più stravaganti e personaggi incaricati di portare, ciascuno, un nuovo guaio. Tra gli altri, sono riconoscibili Mike Tyson, che cerca il felino e "fa" Phil Collins, e Heather Graham nella parte di una spogliarellista. Una commedia assurda dal "pitch" malizioso, per chiudere bene l'annata.

Andare a vedere Una notte da leoni 3 è un'occasione imperdibile sia per coloro che non hanno ancora conosciuto questi simpatici protagonisti sia per coloro che invece li hanno seguiti fin dalla loro prima avventura e voglia vedere un altro dei loro guai.

Fonti
Wikipedia

Alessio Cerci: "Da soli si va più veloci, insieme si va più lontano"

Sport

di Arianna Ortelli



Il 16 Maggio del 2004 un ragazzo di appena sedici anni e mezzo scende in campo al Luigi Ferraris negli ultimi minuti della sfida tra Sampdoria e Roma. 

È l'esordio in serie A di Alessio Cerci, cresciuto nelle giovanili della società giallorossa. Finalmente ha l'occasione di scendere in campo con il suo idolo, Francesco Totti.


Sembra si tratti di un giocatore promettente, che è stato più volte convocato nella Nazionale under 16 italiana. La stagione seguente Alessio firma il suo primo contratto triennale da professionista con la Roma, continuando a giocare nella Primavera giallorossa.


Tra il 2006 e il 2008 viene ceduto in prestito prima al Brescia, poi al Pisa ed infine all'Atalanta.
Dopo un brillante inizio stagione con il Pisa l'esterno destro sembra pronto ad intraprendere una carriera di alto livello. Trovato il feeling con l'allenatore Giampiero Ventura, Alessio colleziona una serie di ottime prestazioni e si guadagna la convocazione nella Nazionale under 21. Da questo momento in poi il suo rendimento, pregiudicato da numerosi infortuni, risulta altalenante.
Nel 2010 Alessio viene acquistato a titolo definitivo dalla Fiorentina ed il 7 Novembre mette a segno la sua prima rete in serie A contro il Chievo. Trascorre due stagioni a Firenze, fino all'Agosto del 2012, quando viene acquistato dal Torino, squadra neopromossa in serie A.

Il suo rendimento nella prima metà del campionato è eccellente. Conquistata subito la fiducia del team e dei tifosi, Alessio dà il via ad una prima metà di stagione strepitosa. Il compagno di squadra Mario Alberto Santana durante un'intervista al Corriere dello Sport afferma:

«Penso che nel Torino abbia fatto la differenza. E' un grande giocatore che conosco già dai tempi della Fiorentina. Deve ancora crescere, ma è un giocatore importante. Qui ha avuto la fiducia del mister e la sta ripagando sul campo. Speriamo che continui così»

Collezionate 27 presenze in maglia granata con 5 gol segnati Alessio viene convocato in Nazionale da Cesare Prandelli. Ecco l'intervista che l'allenatore degli Azzurri rilascia a Sky:



Alessio gioca nell'amichevole tra Italia e Brasile fornendo un'ottima prova e coronando così il sogno di giocare per l'Italia. 
La sera stessa Alessio ringrazia chi lo ha supportato con un tweet.




Fonti:

Wikipedia
Youtube
Tuttosport


Criticare poliziotti? Se sono in torto, si può fare

Cronaca locale di Mara Ametrano

Critica un agente che usa il cellulare mentre guida, lui in risposta, la denuncia. Il fatto accade il 9 agosto 2007, quando Emanuela R., una trentanovenne di Torino, guidando in corso Vittorio Emanuele II, vede una vettura della polizia passare con il rosso e si trova costretta a dover frenare bruscamente per evitare lo scontro. Accaduto ciò, aveva detto: "Bravi, state dando un bell'esempio", le fu allora ordinato di esibire i documenti, ma quando Emanuela chiese il motivo del controllo venne minacciata di arresto. In seguito, la donna venne denunciata per rifiuto di indicazioni sull'identità personale, minaccia a pubblico ufficiale e ingiuria, poichè secondo gli agenti, aveva pronunciato frasi come: "io vi rovino" e "chi cazzo vi credete di essere?". Il processo, terminatosi il 3 aprile 2013 con l'assoluzione della donna, è durato tre udienze. Il giudice di fronte alle accuse, le ha determinate non punibili, ritenendo che si è trattato di un accaduto "determinato da un fatto ingiusto".

ONU: approvato il trattato sulla compravendita internazionale delle armi

Esteri

di Davide Coluccia



E' Il 2 Aprile 2013. L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite approva il Trattato sulla compravendita internazionale delle armi convenzionali.

La votazione si è conclusa con una schiacciante maggioranza di 154 Paesi a favore, 3 contrari (Siria, Iran e Corea del Nord) e 23 astenuti. I Paesi promotori dell'accordo sono Gran Bretagna, Francia e gli Stati Uniti, grazie alla forte pressione attuata dal Presidente Barack Obama nell'ultimo Periodo. L'Italia si ritiene soddisfatta dell'avvenuta approvazione come si evince da una nota della Farnesina che definisce l'accordo "forte, equilibrato e realistico".
Importante anche il supporto dell'associazione
 Amnesty international che è da sempre in lotta per la regolarizzazione del commercio delle armi e ora potrà esultare.

Non sorprende che Siria, Iran e Corea del Nord si siano mostrate contrarie perché già la settimana scorsa avevano impedito di raggiungere un' intesa sostenendo che il Trattato li danneggi in maniera discriminatoria.

Il Trattato prevede che i paesi membri adottino normative standard sul commercio delle armi convenzionali ossia blindati, velivoli da combattimento, missili, lanciamissili e armi di piccolo calibro: il valore di questa compravendita è stimato intorno ai 60 miliardi di dollari annui. 

Il documento pone il divieto, per gli stati che ratificano il documento, della compravendita di armi con Paesi sotto embargo, in guerra o con Paesi che violino crimini contro l'umanità. Come riporta il testo del documento ogni Paese membro dovrà valutare le singole situazioni e stabilire o meno se l'esportazione o l'importazione di armi potrebbe essere usata per violare diritti uman, per compiere crimini di guerra o da gruppi terroristici e da criminalità organizzata.

Gli esperti stanno già studiando l'impatto che il Trattato potrebbe avere sul commercio globale delle armi e le preoccupazioni sono per i paesi che sono attualmente in condizione di guerra. Per esempio è improbabile che il documento abbia un grande effetto sulla fornitura di armi in Siria, che per la maggior parte proviene dall'Iran, uno dei tre paesi che si è opposto all'approvazione del documento.
Comunque la regolamentazione prevista dall'accordo sarà in vigore da Giugno, quando gli stati potranno ratificare il documento. 

Il 2 Aprile 2013 rimane una data storica perché viene approvato il primo trattato, dopo quello del 1996 che vietò i test nucleari, che definisce degli standard precisi sulla compravendita delle armi intrecciandoli ai diritti umani, pur non controllando l'uso domestico impone delle normative riconosciute a livello internazionale.















PROFUGHI IN CERCA DI UNA VITA MIGLIORE


Marta Placido - Cronaca locale

Circa 400 rifugiati politici, migranti del centro Africa e dei paesi del Nord, hanno occupato le palazzine abbandonate del vecchio Villaggio Olimpico di Torino. I volontari di alcune associazioni, mentre Comune e Regione cercano di capire come intervenire, forniscono assistenza fissando le regole di convivenza all'interno delle palazzine. Un piano per ogni palazzina è stato assegnato alle famiglie con bambini, un materasso e una coperta ai più fortunati. Gli occupanti vivono senza le più basilari norme igieniche: mancano servizi, impianti elettrici, forniture di acqua. La considerazione che sorge spontanea è che in uno Stato organizzato non sia giusto permettere un'occupazione abusiva di quello che una volta era il Villaggio Olimpico che dovrebbe essere riconvertito in qualcosa di dignitoso per l'urbanistica cittadina. Fin qua i pensieri dettati dalla ragione. Ma prima di giudicare fermiamoci e proviamo a sostituirci solo per un giorno a queste persone. Come sarebbe vivere senza le più elementari certezze?


Profughi in cerca di una vita migliore, richiesta che questo nostro Paese ha pensato di esaudire elargendo cinquecento euro e un permesso di soggiorno valido per un mese. Certo che l'Italia non può essere l'unico Paese del mediterraneo ad affrontare questa emergenza, l'Europa ha il dovere di intervenire.

Fonti: La Stampa

Floria Sigismondi: un'eccentrica videomaker

Benedetta Ciccone, Cultura e Spettacolo


Nata a Pescara nel 1965 e trasferitasi ad appena due anni in Ontario, in Canada insieme ai suoi genitori, cantanti d’opera, Floria Sigismondi è una regista poco conosciuta in Italia, nonostante le sue origini italiane, ma molto apprezzata negli Stati Uniti soprattutto per i suoi video musicali dallo stile inconfondibile.
Tra i numerosi artisti con i quali ha lavorato spiccano nomi come David Bowie, The Cure, Marilyn Manson, Christina Aguilera e molti altri. Due recenti uscite musicali la vedono protagonista dietro la telecamera: il video del nuovo singolo di David Bowie “The Stars (Are Out Tonight)” rilasciato il 26 febbraio 2013 che ha accompagnato l’uscita del suo ultimo disco “The Next Day”  pubblicato l’11 marzo 2013 e il video del nuovo singolo “Mirrors” estratto dall’ultimo disco di Justin Timberlake “The 20/20 Experience”.
La regista italo-canadese con il suo stile eccentrico caratterizzato da paesaggi gotici, cupi e atmosfere fantascientifiche e dal quale si può notare la passione per la fotografia, riesce a trasmettere allo spettatore un senso di angoscia che persiste per tutta la durata del video ("The Stars Are Out Tonight") che vede come protagonisti il cantante stesso e l’attrice inglese Tilda Swinton.





<<Non guardo mai la tv. Non voglio trarre ispirazione dal mondo per il quale lavoro e non voglio "avvelenare" la mia creatività. Mi ispiro alle fotografie, alla musica, all' arte, alla vita di tutti i giorni>>. Da un’intervista di Floria del 3 giugno 2000.

L’artista David Bowie ritorna in scena dopo essere stato a lungo lontano dalle luci della ribalta con il nuovo disco e la mostra interamente dedicata a lui ospitata dal 23 marzo all’11 agosto 2013 dal Victoria and Albert Museum di Londra.




Game Over all'Allianz Arena

Gianoglio Andrea                                    Redazione:Sport




Sconfitta schiacciante quella subita ieri dalla Juventus di Antonio Conte contro un Bayer Monaco strepitoso  allenato da Heynkes, il quale verrà rimpiazzato a fine stagione da Pep Guardiola (allenatore del Barcellona Fc). Si è parlato molto di questa partita nelle settimane precedenti ma il risultato ha dato ragione ai pronostici: Bayer Monaco-juventus 2-0. Dopo solo 23 secondi dal fischio di inizio la squadra tedesca si è subito portata in vantaggio con un tiro del terzino Alaba deviato da Arturo Vidal che prende in contro tempo il portiere bianconero. La vecchia Signora prova a reagire ma in maniera disordinata e non efficace, e dopo un attacco estremo dei due centrocampisti bavaresi, Robben e Ribery, che  fanno letteralmente "impazzire" Chiellini e Barzagli, la squadra di casa trova il raddoppio al 63' con Mueller, assistito da Mandzukic. Probabilmente complice di questa brutta serata è stata la giornata negativa del Portiere della Juventus Gianluigi Buffon.



Lo scenario per i bianconeri non prospetta, dunque, nulla di positivo ma sebbene quella di ieri sera non sia stata una serata da "juve", è andata addirittura bene per i bianconeri che sono rimasti a guardare i numerosi goal sbagliati, nel primo e secondo tempo, della squadra avversaria.
Il risultato dell'andata favorisce quindi la squadra bavarese per il passaggio alle semifinali di Champions League, ma il tecnico Antonio Conte come ha affermato durante il post-partita ai microfoni di Sky, non ha nulla da rimproverare ai suoi giocatori ammettendo inoltre l'evidente superiorità di gioco della squadra avversaria. Sempre lo stesso allenatore bianconero sottolinea quanto sarà difficile la sfida di ritorno che si disputerà allo Juventus Stadium di Torino. Alla  Vecchia Signora per sconfiggere la squadra tedesca tra una settimana a campi invertiti servirà quella rabbia agonistica che in Germania è mancata. Solo così l'impresa sarà possibile, magari sperando in qualche birra di troppo per Schweini e compagni in caso di Meisterschale anticipato già il prossimo sabato. Se non basterà, per dirla alla Conte, tanti complimenti al Bayern. Come all'Allianz




Per saperne di più cliccate qui

Fonti:

Sito web: Sport Mediaset

Copia cartacea del giornale "La Gazzetta Dello Sport"

E se si spostasse l'asse terrestre?

Chiara Castellazzo - Tecnologia, scienza e ambiente.

Che cosa accadrebbe se si spostasse l'asse terrestre? Quali potrebbero essere le conseguenze per il nostro pianeta?L'ultimo terremoto avvenuto in Giappone nel 2011 ha spostato l'asse terrestre di 17 cm causando un impercettibile aumento della velocità di rotazione della terra e accorciando il giorno di 1,8 secondi, senza però ulteriori conseguenze, come testimonia il presente video.

 

 Tuttavia se lo spostamento di questa linea immaginaria che collega il Polo Nord e il Polo Sud fosse decisamente maggiore, gli effetti si vedrebbero eccome!

Da 4 miliardi di anni questo asse ha raggiunto e mantenuto un'inclinazione stabile, di circa 23,44°. Se per esempio l'asse si inclinasse di 45°, l'alternanza delle stagioni sarebbe di gran lunga più marcata e avremmo inverni rigidissimi ed estati caldissime. In Italia poichè i circoli polari andrebbero a coincidere con i Tropici avremmo inverni simili a quelli della Finlandia del Nord. Inoltre si correrebbe il rischio di desertificazioni nelle zone più aride e di tempeste devastanti in quelle umide. Questa variazione di climi creerebbe problemi a molti esseri viventi, dagli animali migratori che dovrebbero cambiare le loro rotte, alle piante senza più il loro habitat ideale.

Ma la situazione peggiore avverrebbe con un'inclinazione dell'asse di 90° (come il pianeta Urano): per sei mesi consecutivi una parte del globo sarebbe investita da raggi solari roventi, i ghiacciai si scioglierebbero e le temperature sarebbero insopportabili; intanto dall'altra parte del globo per sei mesi regnerebbe il buio assoluto, con temperature polari e mari congelati in poco tempo. Solo i batteri potrebbero sopravvivere.

 

Per ulteriori informazioni visitate il sito: http://it.wikipedia.org/wiki/Asse_terrestre



Surriscaldamento globale: l'Olanda è pronta

Martina Ntuk - Ambiente

Alcune delle aree urbane più famose del mondo si stanno preparando a difendersi dagli effetti dei cambiamenti climatici. Il surriscaldamento del pianeta con il conseguente scioglimento dei ghiacciai sta innalzando il livello del mare ed alcune grandi città costiere vedono a rischio la loro stessa esistenza.
L'Olanda è uno dei paesi che ha studiato questo fenomeno da più tempo ed  ha messo a punto degli studi per prevenire il cosiddetto "disastro da inondazione".
Il territorio olandese si trova al di sotto del livello del mare e  nel 1953 ha subito una disastrosa inondazione. Da quel momento, è stato progettato un'ambizioso programma di difesa chiamato Delta Works dal costo di 13 bilioni di dollari. Il progetto prevede delle parti mobili che permettono all' acqua di scorrere via in caso di inondazione oltre che alla costruzione di 650 km di dighe, argini e canali.
Nonostante ciò, il peggioramento della situazione del surriscaldamento del pianeta hanno indotto gli olandesi ad aumentare ulteriormente loro protezioni. Globalmente i livelli del mare sono aumentati di 30 cm rispetto al secolo scorso, un dato in continua crescita.
Gli olandesi hanno in corso un altro grosso progetto chiamato Room for rivers che utilizza delle barriere di sabbia per costruire idrovie così che le l'acqua portata dalle inondazioni possa defluire in sicurezza sostenendo un aumento del livello del mare fino ad 1.30 m, previsto per il 2100.
Il problema dell' aumento del livello del mare è fortemente sentito anche in Italia nella città lagunare di Venezia dove spesso si verifica il fenomeno dell'acqua alta. Il sistema che dovrebbe tutelare Venezia dall'innalzamento del mare è il "Mose",http://www.salve.it/it/default.htm, un sistema di barriere studiato per impedire che i monumenti della bellissima città vengano danneggiati dall'acqua del mare.

Psg vs Barcellona: Messi non è grave

Sport

Trastu Federica

Proprio ieri sera, alle 20.45, si è disputata la partita di Champions League dell'andata dei quarti di finale, al Parc des Princes, che ha visto coinvolte due importanti squadre europee come il Paris Saint German e il Barcellona, ma soprattutto due grandi campioni, ovvero l'ex milanista Zlatan Ibrahimovic e l'attacante del Barcellona, nonchè capitano della sua Nazionale argentina Lionel Andrés Messi. Il Psg e il Barcellona schierano rispettivamente la formazione 4-4-2 e 4-3-3, arbitra Stark.

Partita ricca di occasioni e di gioco vivo confermato dal pluripremiato e vincitore dell'ultima edizione del Pallone d'oro Leo Messi che non si smentisce e al 38' sigla lo straordinario gol del vantaggio sulla squadra di casa, ma non basta chiaramente a chiudere i conti; difatti al fischio del 90' la partita termina sul risultato di 2-2 (reti di Ibrahimovic 35', Xavi rig. 44', Matuidi 49').


Ciò che ha dato non poche preoccupazioni è il fatto che il campione argentino non abbia disputato il secondo tempo, ma al posto suo in campo sia entrato Fabregas; infatti Messi, già nei primi 45 minuti di gioco sembrava accusare dolore alla coscia destra e dopo accertamenti effettivamente il giocatore presenta una lesione al bicipite femorale destro. I tempi di recupero sono ancora incerti e verranno valutati nei prossimi giorni, ma la società e i suoi tifosi possono ancora sperare nella sua presenza nella partita di ritorno con il Psg.


Qui il video dei gol



Stop ai Murazzi

Cronaca locale di Benedetta Cucchi

Alla fine dell' Ottobre 2012 i Murazzi, centro di ritrovo della vita notturna (di giovani e non) situati sulle rive del Po, a causa di alcune proteste dei residenti della zona, che presentarono un esposto per il disagio costretto a subire notte dopo notte, sono stati chiusi.
I protestanti si lamentavano dell'elevato inquinamento acustico generato dai locali della movida torinese e il Comune di Torino attuò dei controlli.
Non vi erano solo delle situazioni al di fuori dei vincoli imposti dalle normative ma si scoprirono, inoltre, che molti locali non erano in regola con permessi e pagamenti, non solo delle imposte comunali ma anche rispetto all'affitto dovuto al locatario.
Nel 18 Marzo 2013 si è tenuta quella che avrebbe dovuto essere la  seduta del consiglio cittadino decisiva per il caso Murazzi ma, al momento della votazione, è venuto a mancare il numero legale e la votazione è stata rimandata al mese di Aprile.

Jovanotti di nuovo a Torino


Rebecca Fasano, Cultura e Spettacolo

Dopo i successi del 2012, torna a Torino con il suo ultimo album “Back Up”, Lorenzo Cherubini conosciuto con il nome d’arte Jovanotti.
Durante il suo nuovo tour presenterà gli ultimi successi, che in questi giorni stanno scalando le Hit List italiane, “Terra degli Uomini” e “Tensione Evolutiva”.
La nuova tournè toccherà tutte le maggiori città italiane e l’artista  nostrano, originario di Roma, verrà ospitato negli stadi più belli d’Italia; in cui ci si aspetta di trovare un grande e caloroso pubblico pronto a ballare e cantare insieme a Lorenzo.
Aspettando il 16 luglio 2013, giorno in cui si terrà il concerto al pala olimpico di Torino, invitiamo i nostri lettori ad assaporare la bellezze dei nuovi singoli prodotti da Jovanotti; fatti di testi profondi e per certi versi commuoventi.
Si auspica che Torino possa regalare grandi emozioni a questo fantastico e divertente artista pieno di energia.

Greenpeace in Indonesia: no alla deforestazione


Ambiente

di Camilla Fiz


L'Indonesia, uno dei più importanti polmoni della Terra, negli ultimi anni ha subito una gravosa distruzione delle proprie foreste pluviali, in difesa delle quali Greenpeace si è battuta vivamente. La colpa di tale deforestazione è da attribuire all'APP (Asia Pulp & Paper), associazione produttrice di carta, da cui si servivano alcune note aziende come Montblanc, Nestlè, Adidas, Carrefour e Auchan, che solo ultimamente hanno cancellato i loro rapporti con essa.
Le conseguenze disastrose delle azioni di deforestazione dell'APP hanno causato irreversibili danni alla popolazione, al clima, alla fauna oltre che alla vegetazione, modificando perennemente il profilo del paese. L'Indonesia è così la terza emittente di gas serra al mondo (preceduta solo da Cina e Stati Uniti), provocato più dell' 80% dalla distruzione delle foreste. Tale situazione non compromette solamente i cambiamenti climatici del singolo paese, ma di tutto il mondo!
Ad essere messe in pericolo sono anche alcune specie come l'orango e la tigre di Sumatra, già a rischio di estinzione.
Sumatra è pertanto la zona più colpita dalla deforestazione di massa dell'APP, dove anche gli indigeni hanno visto distruggere sotto i propri occhi i loro villaggi e tradizioni.
Sorge allora spontaneo chiedersi come sia stato possibile che tutto ciò sia accaduto senza le proteste
di ambientalisti. Entra quindi in gioco Greenpeace (associazione dedita alla tutela e alla riserva dell'ambiente), che negli ultimi anni ha difeso le foreste indonesiane,  riuscendo infine ad avere la meglio sul colosso della carta.
E' opportuno notare come l'APP avesse violato un contratto stipulato con creditori internazionali, secondo il quale aveva promesso di preservare l'alta conservazione delle foreste pluviali. Invece continuò a danneggiarle, per la produzione di carta e ad acquistare legno illegale, precisamente il ramino, caratteristico di quell'habitat.
In questi anni Greenpeace ha condotto un' inchiesta sulle pratiche illegali dell'azienda, denunciando
i marchi coinvolti e ottenendo la sospensione di rapporti commerciali con questa. Pertanto l'APP persi i principali acquirenti e dopo la pressione di organizzazioni ambientaliste indonesiane e internazionali, nel febbraio di quest'anno ha ceduto e ha pubblicato una nuova “Politica di Conservazione Forestale” con cui sancisce un cambiamento storico per le foreste indonesiane e pone fine alla deforestazione.

L'incubo di Madonna di Campagna


Cronaca locale

di Giorgia Moretto


Lunedì 18 Marzo nel quartiere popolare Madonna di Campagna, situato nella zona nord di Torino.
Parco pubblico a Madonna di Campagna, Torino
Una poliziotta si è finta studentessa universitaria e nel parco pubblico ha attirato il maniaco sessuale, che da settimane era diventato l'incubo del quartiere. L'uomo è sospettato di aver violentato otto donne: si pensa che seguisse le vittime, che notava in strada o nel parco, e le aggredisse negli androni dei loro palazzi.

Il cittadino peruviano, arrestato in flagranza di reato, grazie all'azione della Polizia di Torino, si dichiara innocente pur non potendo giustificare l'aggressione alla poliziotta in borghese che, attaccata alle spalle, ha saputo bloccare il maniaco.
Il Gip ha convalidato l'arresto dell'uomo. Si attende ora il riconoscimento da parte delle vittime che hanno sporto denuncia.

Altre informazioni su Torinotoday.it

Ladro di oro rosso

Cronaca Locale

di Francesca Sacchi  

Via Verolengo, dove si è svolta la vicenda
Pensava di poter sfruttare la giornata festiva di Pasquetta
per riuscire ad impossessarsi dell'ingente quantità di rame che era impiegata per un progetto edile in Via Verolengo 29. L'uomo è un 43enne tunisino, denunciato in precedenza per possesso ingiustificato di grimaldelli. A causa di una chiamata al 113 effettuata nei dintorni, la polizia è giunta sul posto.
Gli agenti lo hanno trovato intento a scavalcare la recinzione del cantiere e, dopo una breve perquisizione, sono venuti a scoprire che nelle sue tasche vi erano un paio di forbici da elettricista ed un coltellino a serramanico. Così il suo tentativo è fallito e la polizia lo ha arrestato con l'accusa di furto aggravato. Altre informazioni qui.

martedì 2 aprile 2013

CREARE È RESISTERE. RESISTERE È CREARE.

Arianna Bassignana- cultura e spettacoli

Guardatevi attorno, e trovate gli argomenti che giustificano la vostra indignazione, il trattamento riservato agli immigrati, ai sans papier, ai rom. Troverete situazioni concrete che vi indurranno a intraprendere un’azione civile risoluta.”
 Un libricino rosso, di una sessantina di pagine, intitolato Indegnez-vous!, Indignatevi!, destatevi, aprite gli occhi, usate la voce per lasciare emergere idee, dolori, proposte, indignazione. Così Stéphan Hessel, militante contro il nazismo nella seconda guerra mondiale, decide di dare una scossa alla nostra quotidianità, alla nostra inerzia di fronte alle ingiustizie. Hessel per primo si è indignato, non ha accettato la violenza del nazismo, non si è lasciato intimorire dal regime, è stato imprigionato, è evaso e dopo la guerra ha partecipato alla stesura della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, firmata a Parigi il 10 dicembre del 1948. Nel 2004  è stato uno dei firmatari de L’Appel des Résistants aux juenes générations, L’Appello dei Resistenti alle giovani generazioni, attraverso il quale i veterani del movimento di Resistenza della Francia si rivolgono ai giovani "perché mantengano in vita e tramandino l’eredità della Resistenza e i suoi ideali sempre attuali di democrazia ed economia, sociale e culturale". Hessel si è reso conto del sonno che si sta impossessando della coscienza critica dei cittadini e con questo libretto ha cercato di dare un scossa ai nostri animi, di stimolarci all'indignazione e alla riflessione. Indignarsi è il primo passo, secondo lui, per il cambiamento, ma non basta, dopo l'indignazione è necessario un movimento di protesta rigorosamente non violento, la violenza infatti ha portato le varie nazioni a scontri tra loro e scontri interni; sono necessari dei diritti universali, globali, che tutelino gli uomini e le donne dovunque si trovino. La protesta deve tramutarsi, poi, in proposte alternative che possano fornire un impulso per un cambiamento sociale, economico, culturale.
Il 27 febbraio di quest’anno Hessel è morto a Parigi, dopo una vita dedicata alla militanza politica, al sostegno nei confronti degli ultimi, degli emarginati di ogni comunità civile. E’ scomparso, ma le sue idee sono penetrate nell'azione di molti giovani. Giovani come gli indignados, che in Spagna hanno portato la propria indignazione per le strade, per dimostrare che c’è chi sceglie una via alternativa a quella che ci ha condotto all'attuale crisi mondiale; giovani del movimento Occupy Wall Street, che dal 17 novembre del 2011, proprio a Wall Street, quartiere finanziario di New York, sostengono una protesta riguardo la disuguaglianza sociale e l'impari distribuzione della ricchezza.

Il mio augurio a tutti voi, a ciascuno di voi, è che abbiate un motivo per indignarvi. E’ fondamentale. Quando qualcosa ci indigna come a me ha indignato il nazismo, allora diventiamo militanti, forti e impegnati. Abbracciamo un' evoluzione storica e il  grande corso della storia continua grazie a ciascuno di noi.” Stéphel Hessel

La tridimensionalità al Museo del Cinema

Cultura e spettacoli 

di Paola Biscotti



Giovedì 14 Marzo 2013, presso l'aula del tempio del Museo Nazionale del Cinema di Torino, verrà inaugurata una nuova sezione dedicata alla storia del 3D, dalle origini fino ad oggi. Il progetto, ideato dall'architetto svizzero Francois Confino e realizzato da Stefan Droessler, direttore del Museo del Cinema di Monaco,è supportato finanziariamente dalla Consulta per la Valorizzazione dei beni artistici. L'area espositiva consentirà al visitatore di conoscere le tappe più significative dell'evoluzione della tecnica tridimensionale mediante un filmato di circa 10 minuti in 3D. Questo verrà proiettato su un grande schermo ed il visitatore avrà la possibilità di assistere ad esso avvicinandosi agli occhialini per la visione tridimensionale inseriti su tre totem. L'apertura della cappella sarà celebrata Mercoledì 13 Marzo dalla proiezione del primo film italiano a colori in 3D: "Totò 3D - Il più comico spettacolo del mondo" di Mario Mattioli, presso il Cinema Massimo alle ore 21.00. E' "L’arrivée du train en gare de La Ciotat", realizzato dai fratelli Lumière nel 1895 ad aprire il film di montaggio.Infatti esso fu il primo filmato, pervenutoci integralmente, ad esser stato realizzato con la tecnica del 3D. Il cortometraggio è poi seguito da 8 spezzoni presi da grandi film:
-   "Robinson Crusoe" di Aleksandr Andriyevsky. (1947)
-   "Totò 3 D " di Mario Mattoli. (1953)
-   "Il mostro della laguna nera" di Jack Arnold. (1954)
-   "Il delitto perfetto" di Alfred Hitchcock. (1954)
-   "U2 3D" di Catherine Owens e Mark Pellington. (2007)
-   "Coraline e la porta magica" di Henry Selick. (2009)
-   "Pina" di Wim Wenders(2011)


Come spiega il direttore Barbera nell'intervista, primi tentativi di riprodurre l'effetto tridimensionale risalgono già al XX secolo, con Georges Méliès e i fratelli Skladanoswski ma di essi non ci sono giunte testimonianze. Negli anni 40 in Russia ebbero molto successo i film realizzati con la tecnica soprannominata Russian Stereokino; tra questi si può ricordare "Robinson Crusoe" di cui viene proiettata una parte nel filmato del museo. Negli anni 50 questa nuova produzione iniziò a diffondersi velocemente ma venne poi frenata dagli alti costi che esigeva. Con l'attuale sviluppo tecnologico la tecnica 3D è oramai accessibile a molti ed è sempre più apprezzata dal pubblico.

Un'app per l'ambiente

Nicole Dragovic - tecnologia e scienza

In questi ultimi anni la salvaguardia dell ' ambiente ha iniziato ad avere sempre più importanza per molti e da questo senso comune sono nate numerose associazioni che lo tutelano, un esempio può essere Greenpeace, le cui azioni eclatanti sono però fraintese a causa dei suoi estremismi.






Per contribuire a salvare l'ambiente sarebbe sufficiente che ognuno prestasse più attenzione nel compiere i propri gesti quotidiani, per esempio, si potrebbero evitare le emissioni di CO2 andando a piedi o in bici per quanto possibile. Queste azioni sono ostacolate, a volte, dalla mancanza di strumenti oppure dalla indifferenza delle persone. Il 1 marzo 2013 il comune di Firenze ha messo a disposizione dei cittadini e dei turisti l' applicazione Florence Bike ( disponibile sull' App Store ). Essa è stata realizzata da un team di giovani talenti dell' Associazione Smart Italy ed è basata sugli open data ufficiali del comune di Firenze, tra i primi ad aver creduto nella importanza della condivisione di dati pubblici ad uso dei cittadini. L' applicazione, approvata anche negli itinerari FIAB, consente agli utenti di consultare la mappa delle piste ciclabili cittadine, trovare e salvare gli itinerari consigliati, si possono anche ottenere informazioni sui punti per la ricarica elettrica, i parcheggi e persino sulla fontanella più vicina. I realizzatori di questa guida sono Francesco Fortunati, Ilaria Mauric e Emanuele Rampichini.








Incredibile rimonta azzurra contro i tenaci granata

Sport
di Marta D'Elia

Edison Cavani, 26 anni, 22 gol in campionato
Nel posticipo della trentesima giornata di serie A, gli azzurri cercano la vittoria per non perdere punti dalla vetta e conservare il distacco dal Milan. La trasferta è impegnativa; il Toro alla ricerca della salvezza schiera la classica formazione 4-2-4: Gillet tra i pali, Glik e Rodriguez centrali, D'Ambrosio e Darmian terzini, nel centrocampo a due Basha e Gazzi, Cerci e Santana come esterni offensivi e le due punte Vives e Barreto. Mazzarri, inizialmente in assenza di Cavani, risponde con un 3-5-2, reminescenza della passata stagione con Rosati in porta, difesa a tre composta da Britos, Cannavaro e Gamberini, centrocampo a 5 composto da Zuniga, Maggio, Dzemaili, Behrami e Hamsik in posizione più avanzata, in attacco la coppia Insigne Pandev.
Partita emozionante, intensa. 8 gol segnati; in assenza di Bianchi e, fino al 65' di Cavani, Toro-Napoli è la gara di chi conosce poco la gloria. Dzemaili segna il primo dei tre gol della serata con un gran tiro dalla distanza, poi Barreto pareggia: non segnava dal 7 novembre 2010 in Bari-Milan. Il Napoli potrebbe passare in vantaggio, ma Hamsik fallisce un calcio di rigore. Nella ripresa ancora Dzemaili riporta avanti i suoi, poi il Torino con un rigore (mani di Cavani) pareggia grazie all'esecuzione di Jonathas che insacca di precisione rasoterra alla destra di Rosati. La disastrosa difesa di Britos pochi minuti dopo consente a Meggiorini di completare un’inattesa rimonta, il Torino è sul 3-2 alla mezz’ora. La reazione degli azzurri c’è, immediata: ancora Dzemaili sigla il 3-3, poi nel giro di 6' il Matador fissa definitivamente il risultato a favore del Napoli:al 39' su punizione e al 45' con un colpo di testa ravvicinato su cross di Zuniga.
Il commento di Ventura è amaro, sul 3-2 credeva in un pareggio ma purtroppo il talento di Cavani non guarda in faccia a niente ma comunque i granata hanno affrontato a testa alta la seconda classificata.

lunedì 1 aprile 2013

La cultura grida aiuto: le voci più potenti

Martina Morello - cultura e spettacoli

"Constatiamo che nelle classi dirigenti di questo Paese c'è un persistene e generale disinteresse per la cultura". Questo è l'esordio del discorso che Pietro Grossi ha presentato all'auditorium di Roma il 15 Marzo scorso in occasione dell'insiediamento del nuovo Parlamento italiano. Il presidente di Federculture ha voluto lanciare un appello forte e chiaroalla rinnovata classe politica, nella speranza che finalmente il suo grido di aiuto venisse sentito e ascoltato. Egli denuncia infatti una situazione assai concreta del nostro Paese, dove lo straordinariamente ricco e prezioso patrimonio culturale non solo non viene valorizzato come dovrebbe, ma anzi viene sempre di più abbandonato a se stesso, vittima della lenta e inevitabile distruzione attuata dal tempo e dalla noncuranza. Continua infatti Grossi:"Non è purtroppo solo la Città della Scienza a bruciare sul rogo dell'ignoranza, con la stessa gravità ma nel silenzio generale si stanno dissolvendo tantissime attività culturali".

La sua affermazione non è puramente astratta, ma anzi si basa su dati concreti: per la prima volta da oltre un decennio si sta assistendo ad una diminuzione consistente degli italiani che frequentano i teatri (-8,2%), i musei (-6%) e i cinema (-7%)*.
A tre giorni di distanza dall’intervento del Presidente di Ferculture ecco che un'altra voce spicca potente, quella del sindaco di Roma Gianni Alemanno, il quale si rivolge direttamente alla stessa Europa, chiedendo aiuti per il restauro e la manutenzione dei grandi beni culturali italiani, in particolare quelli che sono riconosciuti dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità.
A dare ulteriore manforte, si aggiunge al coro dei “protettori della cultura” anche la manifestazione organizzata dal FAI (Fondo Ambiente Italiano) per il 23 e il 24 marzo, la XXI Giornata di Primavera, evento che permette l’apertura di 700 luoghi in tutta Italia, favorendo la fruizione da parte del pubblico del nostro patrimonio artistico e culturale; grazie a questa iniziativa, solo in Piemonte sono stati aperti 70 siti che sarebbero altrimenti rimasti inaccessibili: tra questi, ad esempio, la Cittadella di Alessandria, il Palazzo della Curia Maxima e villa Raby a Torino.

Sembra dunque che la drammatica situazione economica, politica e sociale in cui si trova in questo periodo l’Italia sia comunque riuscita a mostrare una parte del suo lato positivo: la voglia di cambiare e di risollevarsi comincia a spingere sempre più persone a farsi avanti e a presentare ai nuovi politici e al (si spera prossimo) futuro nuovo governo problemi reali che sono stati per troppo tempo sotterrati, nascosti sotto il tappeto dell’ignoranza. Si spera che questo nuovo e più forte desiderio di cambiamento possa finalmente aprire gli occhi ai milioni di italiani che, andando al lavoro o a fare la spesa, passeggiando per la propria città, non si rendono conto da quali meraviglie sono circondati, ricchezze immense da poter sfruttare per il bene del Paese e individuale. La cultura, l’arte, la conoscenza: gli unici strumenti in nostro potere per renderci liberi, tesori nascosti  che non aspettano altro che essere utilizzati per tornare a correre e a crescere.


*dati ISTAT dell'anno 2012

Torino si muove a ritmo di jazz

Cultura e spettacoli

di Eugenia Zena



 

15 Gennaio 1935,                          Louis Armstrong è a Torino.





Ebbene sì, più di 78 anni fa il mitico jazzista statunitense si esibì al Teatro Chiarella, proprio a Torino, affascinando centinaia di persone con la sua musica d'oltreoceano. La città, in seguito a questo memorabile concerto svoltosi in epoca fascista, si avviò a diventare una delle più importanti capitali di questa nuova moda musicale. L’improvvisazione, le nuove armonie, lo swing costituivano una grandissima novità e prevedevano una buona conoscenza della musica classica oltre che fantasia ed abilità, per questo il jazz veniva anche chiamato ''la musica dei colti''. Partendo da Debussy e Ravel si svilupparono differenti tipi di jazz come ad esempio il cool jazz (con uno stile più rilassato), il free jazz (con metriche irregolari) o l’acid jazz (una fusione del jazz con l’hip hop e l’house). Si arrivò addirittura, attorno agli anni ’50, ad includere in questo genere anche la musica cubana, fino ad arrivare ad oggi. In memoria del suo passato, Torino ospita dal 26 Aprile al 1° Maggio la seconda edizione del Torino Jazz Festival che prevede una serie di concerti gratuiti nelle piazze torinesi (Piazza Castello, Piazza Valdo Fusi e Piazza Vittorio) e nei locali del lungo Po (Murazzi, riaperti per l'occasione). Tuttavia il Festival non si limita  solo alle esibizioni: ci saranno anche conferenze, mostre, il ''Focus   Francia'' (una sezione dedicata agli scambi artistici con il Festival del jazz di Nantes e con il Conservatorio di Parigi), e molto altro. L'evento, che l'anno scorso ha coinvolto più di 100mila persone tra curiosi e veri amanti del genere, sarà diretto dal musicologo Stefano Zenni ed offrirà a tutti l'occasione di calarsi per una settimana nell'atmosfera afroamericana di metà '900. Inoltre, in preparazione al grande evento, è prevista anche un'anteprima, in programma dal 15 al 24 Aprile, con concerti, appuntamenti e persorsi di conoscenza del Festival.