Marta Placido - Cronaca locale
Circa 400 rifugiati politici, migranti del centro Africa e dei paesi del Nord, hanno occupato le palazzine abbandonate del vecchio Villaggio Olimpico di Torino. I volontari di alcune associazioni, mentre Comune e Regione cercano di capire come intervenire, forniscono assistenza fissando le regole di convivenza all'interno delle palazzine. Un piano per ogni palazzina è stato assegnato alle famiglie con bambini, un materasso e una coperta ai più fortunati. Gli occupanti vivono senza le più basilari norme igieniche: mancano servizi, impianti elettrici, forniture di acqua. La considerazione che sorge spontanea è che in uno Stato organizzato non sia giusto permettere un'occupazione abusiva di quello che una volta era il Villaggio Olimpico che dovrebbe essere riconvertito in qualcosa di dignitoso per l'urbanistica cittadina. Fin qua i pensieri dettati dalla ragione. Ma prima di giudicare fermiamoci e proviamo a sostituirci solo per un giorno a queste persone. Come sarebbe vivere senza le più elementari certezze?
Profughi in cerca di
una vita migliore, richiesta che questo nostro Paese ha pensato di esaudire
elargendo cinquecento euro e un permesso di soggiorno valido per un mese. Certo
che l'Italia non può essere l'unico Paese del mediterraneo ad affrontare questa
emergenza, l'Europa ha il dovere di intervenire.
Fonti: La Stampa
Fonti: La Stampa
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