venerdì 29 novembre 2013

Rumors, di Francesca Bacino

Oggi non parliamo di pettegolezzi, anche se il titolo potrebbe trarre in inganno.
"Rumors" è una commedia di Neil Simon, drammaturgo newyorkese che ha presentato ormai più di 40 commedie nei migliori teatri di Brodway, tra le quali "La strana coppia" e "Appartamento al Plaza".
Nelle sue sceneggiature, Simon ha sempre cercato di dare voce alla middle-class statunitense: attenendosi al suo essere un esponente del teatro dell'assurdo dipinge i suoi personaggi come individui comuni, intenti a risolvere i piccoli problemi quotidiani, intralciati però da un fato al limite del credibile.
 "Rumors è decisamente una farsa, che regge un ritmo sostenutissimo grazie anche al classico gioco delle porte, dalle quali entrano e escono freneticamente i personaggi" ha raccontato Andrea Brambilla al Corriere della sera. Infatti il pubblico vede solo il salotto di una casa, mentre gli attori si susseguono fra quinte e palco in un gioco caotico che mira a confondere, a stupire e a far ridere gli spettatori.
In questa commedia, ambientata negl'anni 80 nella Grande Mela, i protagonisti sono un gruppo di amici che si ritrovano a casa di Charley e Myra Brock  per festeggiare i dieci anni di matrimonio della coppia. Quando arrivano alla festa i primi invitati, però, trovano Charley riverso sul pavimento di camera sua, circondato da un lago di sangue. L'uomo ha una ferita d'arma da fuoco all'orecchio e sua moglie sembra sparita.
La trama gira attorno al tentativo di tenere segreto il tentato suicidio dell'amico, che potrebbe compromettere la sua carriera di vicesindaco di New York, e ai pettegolezzi (da qui il titolo Rumors)
che si creano nel salotto della casa in seguito allo strano comportamento di Ken e Chris, i primi ad aver raggiunto la festa.
"Una commedia sofisticata che ruota intorno ai pettegolezzi inventati dai protagonisti, nei quali si mescolano verità e finzione fino a farle sovrapporre a tal punto che l’una sconfina nell’altra" recita la Stampa.
Sabato 23 novembre, alle 21.00, la Compagnia Teatrale Divago ha messo in scena la commedia al Teatro Cardinal Massaia, con la regia di Luciano Caratto.



Fonti:  Wikipedia, Il Corriere della Sera, La Stampa

Chieppa Sara

" La struttura governa la funzione "
                                                   Cit. Andrew Taylor Still

E' stata approvata la legge n. 3270 il 19 Dicembre 2012 che riconosce come professione medica una nuova scienza legata allo studio del corpo e delle sue funzioni : l'osteopatia.
Analizziamola nel dettaglio.
 
“Vi domandate cosa sia l’Osteopatia; guardate il dizionario medico e troverete la definizione: “malattia delle ossa”.
Questo è un grave errore. “Osteopatia” è l’insieme di due parole: osteon, che significa osso, e pathos, pathine, soffrire. Ho pensato che l’osso, osteon, fosse il punto da cui dovevo partire per accertare la causa delle condizioni patologiche e così ho messo insieme “osteo” con “patia” e ho ottenuto “Osteopatia”. 
  
 A.T. Sill, Autobiografia

  
Andrew Taylor Still www.biomechanicshealthcare.com   


 L'osteopatia prende vita dal suo fondatore Andrew Taylor Still vissuto nella seconda metà dell'800  : questa nuova medicina manuale è un sistema di diagnosi e trattamento che pur affondando le sue radici nelle conoscenze mediche tradizionali, non prevede la prescrizione di rimedi farmacologici né il ricorso alla chirurgia, ma agendo attraverso manipolazioni e manovre specifiche si dimostra efficace per il ripristino della mobilità di vari tessuti e strutture che coinvolgono non solo l'apparato neuro-muscolo-scheletrico, ma anche cranio-sacrale e viscerale. Caratteristica propria di questa scienza olistica è il riconoscere la causa della disfuzione strutturale, considerando il corpo nella sua globalità : se esso presenta un'alterzione, anche le strutture adiacenti vengono coinvolte perchè connese tra loro.E' interessante notare che è estesa ad ogni fascia d'età, in particolare ai neonati.






Sistema Cranio Sacrale
Organi in cui agisce l'osteopatia viscerale






















Il trattamento osteopatico : 



L'osteopata utilizza vari tipi di tecniche in modo da poter scegliere quella più appropriata ad ogni singola persona, dopo aver analizzato la sua condizione. Il trattamento spazia da un massaggio miofasciale, stiramenti assieli a tocchi leggeri alle ossa. Possono inoltre essere assegnati esercizi da fare sia in studio che a casa, come anche indicazioni riguardo allo stile di vita. La prima visita durerà circa 30 minuti durante i quali si cercherà di conoscere meglio il paziente domandandogli a proposito della sua vita e comprendendo i disturbi di cui soffre la persona. Terminata una prima indagine, l'osteopata avrà le informazioni necessarie per stabilire se il paziente necessica di un trattamento osteopatico.




Riportiamo qui, le parole di uno studente osteopata all'università :

 " Studiare a fondo come funzioniamo, come ogni singola parte di noi è fatta, come ogni singolo gesto sia perfettamente controllato, ti aiuta molto nella vita, vedi le cose da un punto di vista diverso : il fatto di non dare mai nulla per scontato, di non essere mai superficiale ma tenere in conto tutto, di essere umile, di accettare l'errore o il presentarsi di condizioni che io, come Osteopata, non posso trattare ma devo indirizzare ad altri specialisti, ecco, questi sono aspetti che voglio migliorare per adempire adeguatamente al mio lavoro ".

Questo è solo un piccolo esempio che sottolinea l'importanza dell'osteopatia non solo in campo medico ma anche nella vita quotidiana.

Fonti:
http://www.tuttosteopatia.it
http://www.osteopataannatarozzi.com
http://www.osteopatia.it







JFK: 50 anni fa, a Dallas

Di Irma Benedetto

Dov'eri quando hanno sparato a Kennedy?

Il 22 Novembre 1963 a Dallas la morte di John Fitzgerald Kennedy, 35° Presidente degli Stati Uniti, mutò il corso della Storia per sempre. La maggiore potenza al mondo quel giorno diventò orfana, perse l'insostituibile guida che aveva governato l'America durante due anni costellati da sofferenza e dolore ma anche da successi politici: dalla gestione del Paese durante la Guerra Fredda alla conquista dello spazio, dalla nascita dei movimenti per i diritti civili degli afroamericani alla costruzione del Muro di Belino, John F. Kennedy dimostrò la sua forza di sognatore incantando il mondo.
Kennedy non solo è stato il Presidente più amato di tutta la storia americana, ma ha ispirato intere generazioni successive con il suo carisma.
JFK è una figura che rimane d'altra parte ancora controversa: nessuno prima della sua morte sapeva del suo calvario quotidiano dovuto alle numerose malattie, alla sua assunzione di anfetamine per lenire il dolore, di barbiturici, ormoni, sonniferi, tranquillanti. <<E' incredibile la quantità di dolore che quest'uomo doveva sopportare ogni giorno>> confessa oggi il dottor Kelman, internista che lo ebbe in cura fin da quando era ragazzo. La sua cartella clinica e le sue vicende familiari sono rimaste nascoste a tutta l'America, dall'esterno non si vedeva che un Presidente giovane e vitale. Vicende che tracciarono un solco profondo nella difficile vita di "Jack": la sorella Rosemary, soggetta a sbalzi d'umore e colpita da problemi di dislessia, venne portata in una clinica psichiatrica dove ne uscì lobotomizzata ed in stato vegetativo. Si ricorda inoltre la morte della primogenita di John, Arabella, e dell'ultimogenito Patrick. Kennedy d'altra parte fu affiancato durante tutta la sua vita da una famiglia molto forte e determinata, che lo resse nei momenti più difficili e costruì intorno alla sua figura il mito di JFK: i soldi del padre gli comprarono la carica prima di deputato e poi di senatore del Massachusetts, così da spianargli la strada per le elezioni presidenziali, mentre Jackie, tradita ripetutamente ed umiliata, non solo gli restò accanto basando la sua vita sull'apparenza di un matrimonio felice per non recare danno all'immagine che il mondo aveva di John, ma dopo l'assassinio pretese funerali simili a quelli di Lincoln ed in segreto fece progettare la tomba di Kennedy in modo che fosse allineata al Lincoln Memorial.
Ma oggi cosa resta del mito JFK, cosa continua ad affascinare 50 anni dopo Dallas? Ogni riflessione sull'operato della sua presidenza è stata schiacciata dalla sua tragica fine, rendendo molto difficile separare, soprattutto per un americano, anche molto tempo dopo, l'emotività dalla realtà politica, l'uomo fragile dal mito. Di Kennedy ricordiamo la sua idea di integrazione degli afroamericani, di uguaglianza, di partecipazione di tutti per costruire insieme un'America migliore secondo valori condivisi, la sua capacità di far uscire fuori dalla gente il meglio di se. John Kennedy era, insomma, un grande comunicatore: nelle sue parole si specchia e permane la vera essenza del mandato di Kennedy, mandato volto, più che a macchinazioni politiche, al cambiamento culturale della mentalità dell'epoca.

We miss you Jack, and always will


John Fitzgerald Kennedy con Caroline e John-John nello Studio Ovale

Il Presidente Barack Obama osserva un ritratto di Kennedy

Non chiedete cosa può fare il vostro paese per voi, chiedete cosa potete fare voi  per il vostro paese
File:John F Kennedy Signature 2.svg















Fonti articolo: Usa, la storia mai raccontata (Oliver Stone), Speciale La Stampa JFK: 50 anni dopo (supplemento cartaceo di 16 pagine), JFK, 50 anni dopoWikipediaLa Repubblica.

IL GRIDO DI AIUTO DELLE SCUOLE TORINESI (cronaca locale)

di Aurora Saldi
Se una volta il problema era seguire la lezione senza perdere l'attenzione, adesso il problema sembra essere seguire la lezione senza perdere la vita. La situazione edilizia nelle scuole torinesi è alquanto drammatica. Impossibile negarlo: mancano i fondi, e gli studenti si vedono costretti a seguire le lezioni in fatiscenti edifici, il che comporta davvero molti rischi.
Come non parlare dell'Istituto Magistrale Statale "Regina Margherita", i cui studenti hanno dovuto pericolosamente assistere a un clamoroso esempio di mancato ripristino dell'edilizia. Il 25 ottobre 2013 sembrava infatti una giornata come le altre per le studentesse e per gli studenti del "Regina Margherita", che, come al solito, affollavano il cortile della scuola. Ed è proprio nel cortile che sono crollati alcuni vetri che per puro caso non hanno gravemente ferito i presenti. E' stato necessario, in seguito a questo grave evento, il sopralluogo degli ispettori dello Spresal dell'Asl To 1 e della polizia giudiziaria incaricati dal sostituto procuratore Raffaele Guariniello, i quali hanno dichiarato che i crolli delle vetrate erano prevedibili e evitabili. Mancanza di attenzione? Non ci credono gli studenti, che hanno occupato la sede della Provincia finchè non hanno ottenuto la promessa che i vetri saranno sostituiti entro i primi di Dicembre. Nonostante l'Ing. Petruzzi, che in Provincia ha "accolto" gli studenti ("Non capisco perché siete arrabbiati.", così avrebbe esordito secondo i presenti) abbia pronunciato l'infelice frase "Voi rischiate la vita, ma io rischio la galera!" (sempre secondo i presenti), ci auguriamo che un futuro di sicurezza aspetti gli studenti della scuola di via Valperga Caluso.
Le finestre del "Regina Margherita" riparate
alla meglio con scotch e cartone
Qualche via più in là, in zona Lingotto, il Liceo Scientifico Statale "Nicolò Copernico"si è trovato, con il suo "vicino di casa" ITC "Rosa Luxemburg", ad affrontare problemi di natura diversa. Pare infatti che, grazie al (per colpa del?) crollo di alcuni pannelli del soffitto che fecero, nell'Ottobre 2012, chiudere temporaneamente le due scuole, sia stata rilevata l'esistenza di lana di vetro, materiale cancerogeno, nei controsoffitti. Fu ritenuto gravissimo che un fatto di tale peso fosse stato scoperto per puro caso e la colpa nuovamente ricadde sulla Provincia. Possibile che nessuno sapesse niente? In ogni caso, dopo ben un anno, pare che i soffitti siano stati sostituiti. Anche se sono ancora tanti i problemi dell'edilizia delle due scuole, e tutti ci auguriamo che non ci vogliano altri rispettivi anni per conquistarne il ripristino.
Non se la cavano meglio i nostri "cugini" di provincia. Emblematico il crollo che ha colpito l'IIS "Maxwell" di Nichelino e che potete vedere nella foto, scattata da una studentessa. Sebbene questo episodio sia passato sotto silenzio, non bisogna assolutamente sottovalutarlo, se la Provincia non vuole ricadere negli errori del passato, quando una sottovalutazione del caso costò la vita a Vito Scafidi, morto a soli diciassette anni sotto le macerie del Liceo "Darwin" di Rivoli.
Altro grave problema che gli studenti torinesi hanno dovuto affrontare è quello del riscaldamento. Fece discutere l'anno scorso il Liceo Scientifico Statale "Ettore Majorana", i cui studenti si rifiutarono di seguire le lezioni, perché in pieno inverno nelle aule si registrava una temperatura tra i 16° e i 17°.
Il nostro viaggio nella malsicura edilizia scolastica torinese
I bagni di Palazzo Venturi
Il crollo al "Maxwell", passato sotto silenzio
termina a Palazzo Venturi, sede di lezioni universitarie, o meglio, termina nei suoi bagni, che, come si può notare nella foto, si distinguono sicuramente per le loro raccapriccianti condizioni.
C'è la paura che mentre si seguano le lezioni crollino i vetri o l'intonaco, c'è la rabbia perché non è ammissibile che la scuola, che dovrebbe essere luogo sicuro per eccellenza, si trasformi in un pericolo continuo, ma c'è anche la speranza per un futuro in cui gli studenti torinesi possano seguire le lezioni in completa sicurezza.

Fonti: Testimonianze degli studenti, LaRepubblica.it, TorinoToday.




Addio al quartiere dei sex shop


di Eleonora Prina

Parigi. 

"Tra il 2007 e il 2011 sono scomparsi un terzo dei sex shop di Rue Pigalle."Quest'ultima, zona turisticamente conosciuta per essere il quartiere "rosso" di Parigi ,prende il nome dallo scultore Jean-Baptiste Pigalle. Negli ultimi anni, però,è in atto una trasformazione che sta rendendo il quartiere sempre più trendy. All'inizio degli anni Duemila c'erano ancora un centinaio di "bar", oggi ne rimangono meno di venti e quattro sono da sfratto. Nella rue Frochot ormai si vedono solo ragazzi in cerca di incontri non mercenari. All'angolo della strada a luci rosse ha aperto un supermercato biologico, il massimo della trasgressione è comprare frutta e verdura senza pesticidi. Inoltre  si stanno diffondendo sempre di più "love store", luoghi in cui le coppie arrivano per scegliere insieme giocattoli erotici. Dunque di quello che veniva considerato "rosso" ne rimane ben poco: sono ancora celebri il Moulin Rouge, il Dirty Dick, dove si sorseggiano cocktail hawaiani,e le Scandal dove una volta le squillo allietavano le serate dei clienti,ora invece si viene per ballare o tutt'al più si può fumare."Il buisness del sesso non piace più ai residenti", afferma Antoine Fleury. Questa è  la fine di una tradizione durata circa un secolo,con i primi club aperti alla fine dell' Ottocento, seguendo le tante evoluzioni del costume, dei bordelli e dall'inizio del Novecento ai peep show degli anni Sessanta. L'ex sala a luci rosse Divan du Monde è diventata un centro culturale. Il nuovo cafè Pigalle, ha mantenuto solo alcune fotografie di ragazze discinte per ricordare il suo passato hard

Fonti:http://www.repubblica.it/esteri/2013/11/25/news/pigalle_addio-71866180/#gallery-slider=71866203


"La televisione? La uso unicamente per avere la libertà di fare la musica che voglio"

di Chiara Brunero




"La televisione? La uso unicamente per avere la libertà di fare la musica che voglio". (La repubblica)
La star internazionale della musica pop rock, indie rock, alternative rock e dance, alla presentazione del suo nuovo album in uscita Songbook Vol.1 spiega di aver deciso di partecipare al talent show italiano "X-factor" per liberare la sua musica e allo stesso tempo, come racconta dietro le quinte dello stesso show televisivo, per trovare un nuovo talento da lanciare nel mondo discografico.

Mika, nome d'arte di Michael Holbrook Penniman Jr., è un artista, precisamente cantautore, di origine libanese, da parte di madre, e americana, da parte di padre. Nasce terzo di cinque fratelli nel 1983 a Beirut e a causa della guerra civile libanese e al rapimento del padre, trattenuto in Kuwait, la famiglia si trasferisce a Parigi. All'età di soli nove anni trasloca a Londra, città che diventa così la sua patria. Frequenta il Royal college of music e nel 2006 viene pubblicato il suo primo singolo intitolato Grace Kelly. L'esordio dell'artista, però, è avvenuto alla pubblicazione del primo album Life in Cartoon Motion, di cui il singolo più conosciuto si intitola Happy ending. A seguire l'uscita del secondo album The boy who knew too much (2009) contenente il singolo We are golden che ha riscontrato un gran successo in tutto il mondo. Dopo essere sparito per un breve periodo dal mondo della musica e dopo aver collaborato con Madonna, il 15 giugno 2012 viene pubblicato il singolo Celebrate che annunciò l'imminente uscita del suo terzo album The origin of love, pubblicato ufficialmente il 25 settembre 2012. Le hit più ascoltate di questo ultimo album sono Celebrate, Underwater e Stardust.






A concludere la vita discografica, per ora, di questo cantante è l'uscita della sua prima raccolta intitolata Songbook Vol.1 avvenuta durante la permanenza in Italia come giudice del talent show X-factor.

"Ha vinto i  premi Brit Award e MTV Award e ben quattro World Music Awards. Mika, cantante dalla voce strabiliante e straordinario performer, capace di sorprendere il suo pubblico con spettacoli travolgenti, colorati e pieni di contagiosa gioia di vivere, è un arista poliedrico, illustratore, scrittore e anche designer di abbigliamento e  accessori, oltre che musicista." (da xfactor sky).



Fonti: La repubblica, Wikipedia, xfactor sky.







KENNEDY, 50 ANNI DALLA MORTE


di Aurora Micheli



“Rimane con noi, nella nostra memoria non perché ci ha lasciato troppo presto, ma perché lui ha incarnato il carattere del popolo che ha guidato, resistente, risoluto, senza paura e amante del divertimento, pronto a sfidare le sfide impossibili, e soprattutto determinato a rinnovare il mondo”.



John Kennedy
 
Queste le parole che il presidente Barack Obama ha pronunciato per ricordare i 50 anni dalla morte di John Fitzgerald Kennedy,assassinato nel 1963 mentre si trovava sulla sua limousine, nella Dealey Plaza di Dallas,Texas, insieme alla moglie Jacqueline.
La giornata di tributo è cominciata  nella East Room della Casa Bianca, dove Obama ha consegnato a sedici persone la Medal of Freedom, la più importante onorificenza conferita negli USA a civili, istituita dal presidente Harry Truman nel 1945 e reintrodotta da Kennedy pochi mesi prima che venisse assassinato. Tra coloro che hanno ricevuto il riconoscimento, ricordiamo tre personaggi che sono stati premiati per "aver dedicato le loro vite per arricchire le nostre": l'ex-presidente Bill Clinton, la famosa giornalista e presentatrice Oprah Winfrey e Sally Ride, la prima donna nello spazio, mancata lo scorso anno.
Nel pomeriggio il presidente in carica si è recato al cimitero di Arlington accompagnato dalla moglie Michelle, Hillary Clinton e Bill Clinton per deporre una corona di fiori sulla tomba di JFK.
Al museo nazionale Smithsonian di storia americana, infine, si è tenuta una cena alla quale hanno partecipato anche il registra Steven Spielberg, l’ex segretario di Stato Henry Kissinger e la grande stella della musica soul Aretha Franklin.
Domani, nel giorno dell’anniversario della morte di Kennedy, Obama ha in programma di incontrarsi privatamente alla Casa Bianca con leader e volontari del programma Peace Corps istituito dallo stesso Kennedy.


Video cerimonia


Fonti:
news.leonardo.it
www.si24.it