Oggi non parliamo di pettegolezzi, anche se il titolo potrebbe trarre in inganno.
"Rumors" è una commedia di Neil Simon, drammaturgo newyorkese che ha presentato ormai più di 40 commedie nei migliori teatri di Brodway, tra le quali "La strana coppia" e "Appartamento al Plaza".
Nelle sue sceneggiature, Simon ha sempre cercato di dare voce alla middle-class statunitense: attenendosi al suo essere un esponente del teatro dell'assurdo dipinge i suoi personaggi come individui comuni, intenti a risolvere i piccoli problemi quotidiani, intralciati però da un fato al limite del credibile.
"Rumors è decisamente una farsa, che regge un
ritmo sostenutissimo grazie anche al classico gioco delle porte, dalle
quali entrano e escono freneticamente i personaggi" ha raccontato Andrea Brambilla al Corriere della sera. Infatti il pubblico vede solo il salotto di una casa, mentre gli attori si susseguono fra quinte e palco in un gioco caotico che mira a confondere, a stupire e a far ridere gli spettatori.
In questa commedia, ambientata negl'anni 80 nella Grande Mela, i protagonisti sono un gruppo di amici che si ritrovano a casa di Charley e Myra Brock per festeggiare i dieci anni di matrimonio della coppia. Quando arrivano alla festa i primi invitati, però, trovano Charley riverso sul pavimento di camera sua, circondato da un lago di sangue. L'uomo ha una ferita d'arma da fuoco all'orecchio e sua moglie sembra sparita.
La trama gira attorno al tentativo di tenere segreto il tentato suicidio dell'amico, che potrebbe compromettere la sua carriera di vicesindaco di New York, e ai pettegolezzi (da qui il titolo Rumors)
che si creano nel salotto della casa in seguito allo strano comportamento di Ken e Chris, i primi ad aver raggiunto la festa.
"Una commedia sofisticata che ruota intorno ai pettegolezzi inventati dai
protagonisti, nei quali si mescolano verità e finzione fino a farle
sovrapporre a tal punto che l’una sconfina nell’altra" recita la Stampa.
Sabato 23 novembre, alle 21.00, la Compagnia Teatrale Divago ha messo in scena la commedia al Teatro Cardinal Massaia, con la regia di Luciano Caratto.
Fonti: Wikipedia, Il Corriere della Sera, La Stampa
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