Addio al quartiere dei sex shop
di Eleonora Prina
Parigi.
"Tra il 2007 e il 2011 sono scomparsi un terzo dei sex shop di Rue Pigalle."Quest'ultima, zona turisticamente conosciuta per essere il quartiere "rosso" di Parigi ,prende il nome dallo scultore Jean-Baptiste Pigalle. Negli ultimi anni, però,è in atto una trasformazione che sta rendendo il quartiere sempre più trendy. All'inizio degli anni Duemila c'erano ancora un centinaio di "bar", oggi ne rimangono meno di venti e quattro sono da sfratto. Nella rue Frochot ormai si vedono solo ragazzi in cerca di incontri non mercenari. All'angolo della strada a luci rosse ha aperto un supermercato biologico, il massimo della trasgressione è comprare frutta e verdura senza pesticidi. Inoltre si stanno diffondendo sempre di più "love store", luoghi in cui le coppie arrivano per scegliere insieme giocattoli erotici. Dunque di quello che veniva considerato "rosso" ne rimane ben poco: sono ancora celebri il Moulin Rouge, il Dirty Dick, dove si sorseggiano cocktail hawaiani,e le Scandal dove una volta le squillo allietavano le serate dei clienti,ora invece si viene per ballare o tutt'al più si può fumare."Il buisness del sesso non piace più ai residenti", afferma Antoine Fleury. Questa è la fine di una tradizione durata circa un secolo,con i primi club aperti alla fine dell' Ottocento, seguendo le tante evoluzioni del costume, dei bordelli e dall'inizio del Novecento ai peep show degli anni Sessanta. L'ex sala a luci rosse Divan du Monde è diventata un centro culturale. Il nuovo cafè Pigalle, ha mantenuto solo alcune fotografie di ragazze discinte per ricordare il suo passato hard.
Fonti:http://www.repubblica.it/esteri/2013/11/25/news/pigalle_addio-71866180/#gallery-slider=71866203
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