Li si vede correre da soli o in gruppo, con le cuffiette nelle orecchie, nei parchi, per le strade, chi esausto e grondante di sudore, chi sorridente e spedito: sono loro, la più recente evoluzione dello sportivo urbano, i "runners". Non si tratta necessariamente di atleti professionisti, al contrario, spesso sono neofiti, persone che hanno deciso di dedicare parte del proprio tempo libero alla corsa amatoriale. Sono tanti i motivi che possono spingere a iniziare (c'è chi corre per perdere peso, chi per mantenersi in forma, chi per scaricare la tensione, chi per sfidare se stesso), ma in ogni caso, sembra che, una volta superato il primo impatto con la fatica, poi non si riesca più a smettere e anzi si cerchi continuamente di oltrepassare i propri limiti. E in più, a patto di non superare un certo numero di ore consecutive, la corsa è anche ritenuta benefica per la salute. La popolarità di questa attività è però piuttosto recente: lontani i tempi in cui il "jogging" era praticato soprattutto dagli atleti e chi andava a correre lo faceva in pantaloncini e larghe magliette di cotone; oggi infatti è disponibile una vasta gamma di attrezzature e abbigliamento tecnico, creato appositamente per il running; si va dall'intimo (maglie termiche in grado di trattenere il calore corporeo e allo stesso tempo di lasciar traspirare il sudore, reggiseni sportivi...), alle calze a compressione graduata, che favoriscono la circolazione, alle scarpe, specifiche per ogni tipo di allenamento. E' molto diffuso tra i più tecnologici anche l'utilizzo di orologi GPS. Collegati al satellite, questi apparecchi calcolano costantemente la posizione del runner durante la corsa e memorizzano i chilometri da lui percorsi, ma anche, nei i modelli più sofisticati, le calorie bruciate e le pulsazioni cardiache.
Sono molti gli appassionati di running che dopo un periodo adeguato di allenamento decidono di cimentarsi nella madre di tutte le corse: la maratona. Per chi è alle prese con le prime gare, l'obiettivo è almeno quello di arrivare fino in fondo; i tempi di percorrenza possono poi variare. Spesso si vedono tra gli atleti anche i cosiddetti "markers", corridori dotati in genere di palloncini, su cui è indicato un tempo di percorrenza. Ognuno potrà unirsi al gruppo del marker con il tempo che ritiene alla sua portata, seguendone l'andatura. Tra le più famose competizioni spiccano le maratone di New York e Londra, ma, per chi è alla ricerca di emozioni più forti, esistono anche gare estreme, come la Maratona dell'Everest, che si snoda per 42 chilometri tra le rocciose valli dell'Himalaya, o la Marathon des Sables, 240 estenuanti chilometri tra le torbide dune del Sahara. Solo per i più temerari!
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