Di Giulia Bissatini
Il 25 Novembre, la giornata nazionale della violenza contro le donne, non ha mai avuto tanto successo come quest'anno. La giornata contro il femminicidio è stata indetta dall' ONU nel 1999, e da allora, il 25 Novembre di ogni anno si è soliti indossare il colore rosso, anche solo una sciarpa o una spilla, l'importante è che sia rosso, come il sangue versato di donne innocenti ma anche come la rabbia di chi subisce e come il coraggio di chi si oppone. Questa ricorrenza fa riferimento a un'episodio del 1960, anno in cui furono torturate e uccise dal dittatore Rafael Trujillo Patria, Minerva e Maria Teresa Mirabal, tre giovani sorelle che avevano combattuto nella lotta per la liberazione della Repubblica Domenicana.
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Scarpe rosse vuote nelle piazze d'Italia in onore delle donne che non potranno più indossarle. |
Durante questa giornata vengono prese molte iniziative, tutte volte ad attirare l'attenzione sulla violenza sulle donne: il Campidoglio di sera viene illuminato di rosso, le piazze delle città vengono riempite di scarpe rosse vuote, qualcuno organizza flashmob mentre molti comuni appendono drappi e striscioni.
Nonostante le iniziative da parte di tutti, il femminicidio in Italia sta aumentando, se lo si discosta dagli omicidi "generici"; da Gennaio 2013 la Stampa sul suo sito online sta tenendo il conto e per ora ne sono stati segnalati 93. L'unico vero modo però per combattere davvero a fondo questo problema è rendere tutti consapevoli della sua esistenza: tutti i cittadini dovrebbero essere vigili e sensibili. Anche la polizia sta combattendo, grazie anche alla legge entrata in vigore l'11 Ottobre scorso, con la quale si può allontanare l'aggressore dalla vittima e tenerlo sotto controllo per mezzo di un braccialetto elettronico.
Il femminicidio però, deve essere chiaro, non è un problema delle donne, ma degli uomini e loro per primi lo devono combattere, schierandosi a fianco delle donne e difendendole, dicendo anche loro "Noi no!".
Fonti: La Stampa.it cultura
La Stampa.it Domande e risposte
Fonte foto : beppegrillo.it
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