venerdì 22 novembre 2013


   J.F.K. JOHN FITZGERALD KENNEDY l'uomo, il presidente

di Francesco Mazzonetto




Fonte:fanpage.it



Sono passati ormai 50 anni da quel drammatico 22 novembre 1963, quando a Dallas un perfetto sconosciuto uccise uno dei più grandi presidenti che gli Stati Uniti d'America abbiano mai avuto, quel presidente era John Fitzgerald Kennnedy. Che cosa ci ha lasciato questa grandissima figura? Con lui certo, grazie alla crisi di Cuba, si è andati più vicini che mai alla terza guerra mondiale, ma con l'aiuto di suo fratello Robert Kennedy si riuscì a tornare sulla strada della diplomazia e ad evitare un conflitto nucleare. Con una sola parola "Ich bin ein Berliner" John Fitzgerald Kennedy seppe confortare la popolazione della Germania dell'ovest facendo capire loro che non erano soli. Ecco cosa ci ha lasciato Kennedy, la forza, anche nei momenti di maggior difficoltà,  di saper andare avanti, di dare una spinta decisiva per riportare tutto sulla via della diplomazia, della pace e dell'aiuto reciproco.



Certo, come ogni uomo Kennedy aveva le sue debolezze come ad esempio per le donne, soffriva del morbo di Addison che lo costringeva a continue terapie di steroidei. Non dobbiamo dimenticare che questo presidente diede inizio alla guerra in Vietnam ma molti ormai sono d'accordo nel sostenere che lo fece per proseguire il lavoro della legione straniera nell'ex colonia francese. Quest'uomo dovette sopportare la perdita del figlio Patrick che nacque nell'agosto del 1963 e che morì poche ore dopo la nascita. Ma il 22 novembre 1963 tutto questo finì, Lee Harvey Oswald sparò a Kennedy e in quell'ultimo di tre spari si dissolse anche l'America di Kennedy, un'America spensierata che non avrebbe mai immaginato niente del genere.



Kennedy vive nelle nostre menti tutt'ora e dobbiamo prendere spunto dalla sua figura per superare ogni difficoltà.

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